In nome della legge (Pietro Germi, 1949) DVDRip VOSE

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marlowe62
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In nome della legge (Pietro Germi, 1949) DVDRip VOSE

Mensaje por marlowe62 » Mié 07 Abr, 2010 00:04

Imagen

In nome della legge
(En nombre de la ley / Au nom de la loi
/ In the Name of the Law / Mafia)

(Italia-Francia, 1949) [B/N, 101 m.].
Género: Drama social.
IMDb

Ficha técnica.
Dirección: Pietro Germi.
Argumento: Giuseppe Mangione / Giuseppe Guido Lo Schiavo (novela, "Piccola pretura").
Guión: Mario Monicelli, Tullio Pinelli / Pietro Germi, Aldo Bizzarri, Federico Fellini, Giuseppe Mangione.
Fotografía: Leonida Barboni.
Música: Carlo Rustichelli.
Producción: Luigi Rovere.
Productora: Lux Film.
Reparto: Massimo Girotti (Guido Schiavi), Jone Salinas (Baronessa Teresa Lo Vasto), Camillo Mastrocinque (Baron Lo Vasto), Charles Vanel (Turi Passalacqua), Saro Urzì (Maresciallo Grifò), Turi Pandolfini (Don Fifi), Umberto Spadaro (Avv. Faraglia), Saro Arcidiacono (Il cancelliere), Ignazio Balsamo (Francesco Messana), Natale Cirino, Nanda De Santis (Lorenzina), Bernardo Indelicato (Paolino), Alfio Macrì, Guido Medici, Franco Navarra (Vanni Vetriolo), Nadia Niver (Bastianedda).
Vertigen escribió:Sinopsis: Un joven juez es enviado a un pequeño pueblo siciliano, Capodarso, con la intención de aplicar los principios legales a una comunidad acostumbrada a regirse por las reglas de la mafia. Sus habitantes viven inseguros y necesitan que el orden vuelva a reinar en las calles. Pronto llega Guido Schiavi, un joven abogado siciliano dispuesto a mejorar las leyes judiciales, pero pronto descubrira la corrupción y la falta de colaboración. Demanda al Barón a reabrir la mina y aunque no lo logra, recibe el afecto y la confianza de la gente. Combinación de intrigas y decepciones, la única aliada es la baronesa de quien se enamora perdiendo el apoyo de sus superiores.

Comentario: El genovés Pietro Germi es uno de mis directores favoritos. Hay algo en todas sus películas que le diferencia profundamente del resto de sus colegas, en esa época dorada del cine italiano que difícilmente volverá a repetirse. Germi fue alumno del Centro Sperimentale de Cinematografía y por eso gozó siempre del respeto de otros directores de la época. Y no es de extrañar que en esta película, la primera obra redonda de su cinematografía, contara con la colaboración de Fellini, Monicelli y Pinelli. Había que hacer un gran guión para una magnífica novela “Corta magistratura”, relato autobiográfico del juez siciliano Guido lo Schiavo, que por no disimular, apenas cambiaba el nombre del protagonista de su relato, convirtiéndo en Guido Schiavi.
Decía Vargas Llosa en su ensayo sobre el Gabo García Márquez, que el escritor es una especie de deicida, porque decide suplantar a Dios y rememorar historias vividas a su aire, como creador que es de sus personajes. Ese ajuste de cuenta lo realizó nuestro juez metido a novelista. La historia es magnífica y si peca al final de moralizante, hay que recordar que nos hallamos en 1949, con una censura tremenda, y que el tema de la mafia prácticamente apenas había sido llevado al cine. Massimo Girotti, ese hombre elegante hasta su muerte, estudiante de ingeniería, campeón de natación y jugador de polo, al que Visconti apreciaba en extremo como actor, consigue aquí la mejor interpretación de su carrera. Junto a él un magnífico reparto, con una expresiva Jone Salinas, el habitual Saro Urzì y un increíble Charles Vanel. Germi murió prematuramente, a la misma edad que Sergio Leone. Pocos meses antes de su muerte, contaba a los entonces alumnos del Centro Sperimentale de Cinematografia romano, que pensaba hoy que esta película suya era demasiado seria y que, a veces en el cine, se conseguía más usando la ironía que con la simple denuncia. DIVORCIO A LA ITALIANA, SEDUCIDA Y ABANDONADA y SEÑORAS Y SEÑORES fueron una buena prueba de ello.
Un magistrato al suo primo incarico giunge in un paese della Sicilia intenzionato a combattere la mafia, ma a causa dell'omertà la situazione è molto difficile, soprattutto perchè a tenere in pugno gli uomini del paese è il barone Lo Verso, proprietario di una solfatara nella quale lavorano tutti.
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Pretore settentrionale in Sicilia si trova in conflitto con un potente latifondista. Lo aiutano, vincendo l'omertà e la paura, la popolazione locale e persino un capomafia. La Sicilia e la mafia (quella di vecchio stampo) raccontata (e mitizzata) dal giovane P. Germi tenendo d'occhio i western di John Ford. Vigoroso, qua e là affascinante film d'azione anche se sociologicamente poco attendibile. Tratto dal romanzo Piccola pretura del magistrato Giuseppe Guido Lo Schiavo. Tra gli sceneggiatori Fellini e Monicelli. Neorealista? Sì, forse, comunque romantico e con ambizioni e struttura da romanzo. Anticipa il filone del cinema civile degli anni '60. Il primo western del cinema italiano postbellico. Nastri d'argento per M. Girotti e S. Urzì. Premio speciale per P. Germi (Morandini).
Spoiler: mostrar
Sicilia, fine anni 40: un giovane magistrato di Palermo (Massimo Girotti) viene inviato come pretore in un paese dell’entroterra siciliano e, per amore della giustizia e della legalità, si trova costretto a combattere contro varie ingiustizie sociali. Il suo zelo lo porterà a scontrarsi contro un notabile, il barone Lo Vasto (interpretato da Camillo Mastrocinque) e contro la mafia, rappresentata dal massaro Turi Passalacqua (Charles Vanel) e dai suoi uomini. Tutto ciò contornato da una realtà omertosa che non favorisce il suo lavoro. Solo contro tutti, appoggiato unicamente dal maresciallo della locale Stazione Carabinieri (Saro Urzì) e dal giovane Paolino (Piero Sabella), condurrà fino alla fine la sua battaglia che consiste non solo nell’applicare la legge ma anche nell’insegnarne il valore. “In nome della legge” è un film ricco di tensioni ideali che è legato ad un epoca passata. Eppure ancora oggi coinvolge lo spettatore perché rappresenta un accorato appello alla legalità e alla giustizia sociale. E’un film, questo, legato alle speranze e all’entusiasmo per la Costituzione appena approvata. Profondamente laico, poiché di riferimenti alla Chiesa non ce ne sono. Nel paese il parroco e il suo mondo sembrano completamente assenti, non solo visivamente ma anche nei discorsi della gente.. La chiesa e le sue campane vengono utilizzate solo alla fine per richiamare tutti i paesani a un discorso del pretore che è allo stesso tempo condanna per ciò che stato e monito per quel che sarà. In questa scena finale, sebbene non sia evidente, c’è la sensazione che il magistrato si sostituisca, anzi, debba sostituirsi a una Chiesa assente, venuta meno alla missione ad essa assegnatagli.. Eppure questo modo di rappresentare le cose, opinabile, falsa un pò l'effettiva realtà dei tempi che invece vedeva il parroco partecipe attivo della realtà e delle vicissitudini di ogni paese. Un discorso particolare va fatto per come viene rappresentata la mafia. Quella mafia vecchia, rurale, finita da decenni, che aveva a suo modo un codice di comportamento, sebbene distorto. Traspare nei dialoghi una condanna implacabile da parte del giudice ma anche la buona fede, o almeno qualcosa di simile, da parte del capomafia locale. La mafia è necessaria perché lo Stato è assente e inefficiente, essa si è imposta come giudice e pacificatrice sociale, sebbene gli effetti della sua gestione siano devastanti per tutti. Lo stesso Charles Vanel non suscita avversione allo spettatore ma appare e si dichiara come un vecchio che crede nei suoi valori e li applica in buona fede. E’ questa, a mio parere, un’ambiguità che smorza il duro atto di condanna contenuto nell’opera. La sceneggiatura si commenta dai nomi di chi ha contribuito a realizzarla (Monicelli, Germi, Fellini e Mangione).La fotografia di Barboni riesce a trasmettere l’idea di una Sicilia tragicamente abbandonata nella miseria e nell’arretratezza. Le musiche di Rustichelli, mescolando elementi western e nostrani, si adattano perfettamente all’atmosfera avventurosa e solenne del film. In sintesi è un capolavoro che consiglio a tutti per la sua carica civica, etica e morale nonchè per l’intensità ed il fascino con cui vengono raffigurati idee, luoghi e persone. Da vedere assolutamente almeno una volta (MYMovies).
A mule cart crosses the countryside. Two bandits push the driver off and, when he resists, kill him. The bandits steal the mules... The town of Capodarso, Sicily. The Baron doesn't want help from Mafia boss Passalacqua to recover his stolen mules. A new judge is arriving... At the station, the new judge Schiavi meets the departing judge Pisani. Schiavi is young, but he's Sicilian and set on changing the old ways... A man in town has been shot, Aleo, one of the bandits. Before he dies, he refuses to name his killer but looks strangely at Messana in the doorway. The other bandit, Vanni, is on the run... Schiavi learns that much of the town is unemployed because the mine is closed. The mine is owned by the Baron's beautiful wife, but the Baron runs it. Why keep the mine closed in spite of the old court order to reopen? Schiavi goes to the mine to investigate. He is confronted by Passalacqua and his band of armed horsemen... (IMDb)
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Versión DVDRip VO+SE 1,15 Gb.
Ripeo de knappen en KG emulizado por Vertigo/Vertigen y Forrest Gump, publicado en Ci-Cl y FH
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Traducción al castellano de Vertigo; subs en inglés por JMS.

Subtítulos corregidos (descarga directa): castellano / inglés.
Reajuste sistemático de líneas y tiempos de los subs en castellano y ligera revisión de los ingleses.

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Runtime......: 01.36:20 (144.999 fr)
Video Codec... XVID/Xvid 1.1.0 Final
Video Bitrate: 1499 kb/s
XY................. 640x464 (1.379) (40:29)
FPS................ 25.000
Audio Codec...: 0x0055 MPEG-2 LAYER 3
Audio Bitrate.. 192 kb/s tot, Joint Stereo
Frame Size...: 48000 Hz
Language.....: Italian 
Capturas:
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Saludos.
Última edición por marlowe62 el Mar 04 May, 2010 15:53, editado 1 vez en total.

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Papitu
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Re: In nome della legge (Pietro Germi, 1949) DVDRip VOSE

Mensaje por Papitu » Jue 08 Abr, 2010 20:17

¡Otro Germi!

GRACIAS, Marlowe !!!!!!!!!!!!!!!!! Imagen
Eppur si muove...

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Marc27
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Re: In nome della legge (Pietro Germi, 1949) DVDRip VOSE

Mensaje por Marc27 » Jue 08 Abr, 2010 21:46

Muchas gracias, me la llevo al Galeón.

Saludos. :D

GeorgeKaplan
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Re: In nome della legge (Pietro Germi, 1949) DVDRip VOSE

Mensaje por GeorgeKaplan » Vie 16 Abr, 2010 15:01

Muchas gracias, pincho

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marlowe62
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Re: In nome della legge (Pietro Germi, 1949) DVDRip VOSE

Mensaje por marlowe62 » Mar 04 May, 2010 16:03

Añadido un nuevo enlace para los subs corregidos en castellano (el anterior había sido eliminado por un error en los datos de subida).

El archivo de vídeo presenta algunos problemas de oscilación de la imagen, que hacen que aparezcan ocasionalmente (al menos en tres secuencias) unas bandas negras en la parte interior de la pantalla, como se aprecia en estas capturas:
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GeorgeKaplan
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Re: In nome della legge (Pietro Germi, 1949) DVDRip VOSE

Mensaje por GeorgeKaplan » Dom 09 May, 2010 01:10

Pincho, muchas gracias

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hector Glauco
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Ubicación: En el Tarragonés y FDL2

Re: In nome della legge (Pietro Germi, 1949) DVDRip VOSE

Mensaje por hector Glauco » Lun 19 Dic, 2016 21:17

Voy a mirar como anda de fuentes. No la he visto y Pietro Germi me encanta. Muchas gracias marlowe62.

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eulsus
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Re: In nome della legge (Pietro Germi, 1949) DVDRip VOSE

Mensaje por eulsus » Lun 19 Dic, 2016 23:40

hector Glauco escribió:Voy a mirar como anda de fuentes. No la he visto y Pietro Germi me encanta. Muchas gracias marlowe62.
Yo ya la descargué hace tiempo cuando leí el comentario tan positivo que hizo de esta película mi crítico favorito Juan Carlos Vizcaíno. http://thecinema.blogia.com/2010/021303 ... germi-.php
Por lo que veo, este ripeo goza de muy buena salud, así que no vas a tener ningún problema con la descarga.
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Antonio García-Trevijano Forte (1927-2018)
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